I VERBI PRONOMINALI
I verbi pronominali sono verbi che si coniugano con uno o due pronomi e che assumono quindi un diverso significato rispetto a quello “originario”.
Prendiamo come esempio il verbo prendere: usato nella sua forma "normale" (cioè non-pronominale) prendere si usa in frasi come prendere un libro o anche prendere un caffè ecc.
Nella forma “pronominale” prendersela (= forma che usa il pronome riflessivo si più la particella pronominale la). Il verbo prendersela ha due significati.
1. Il primo è offendersi:
Lui ha parlato male dei miei amici e io me la sono presa.
2. Il secondo significato (prendersela con qualcuno) si riferisce a un
atteggiamento ostile verso qualcuno, aggredire qualcuno o dargli qualche
colpa:
Anche se oggi sei di cattivo umore non devi prendertela con me!
I verbi pronominali sono molto numerosi e molto usati nel parlato e nello scritto: sono tutti molto espressivi e quindi rendono la lingua molto viva e colorita.
Le particelle pronominali semplici usate nella costruzione di questi verbi sono sono -ci, -la, -le, -ne.
Ci sono poi verbi pronominali composti con la particella -ci- più un altro pronome come -la o -ne (-cela, -cene); ci sono infine verbi pronominali composti sulla base di una forma riflessiva più un altro pronome (-sela, -sene e anche -cisi).
Esempi
- CI (volerci, vederci, sentirci)
- LA (piantarla, smetterla)
- LE (darle, prenderle)
- NE (darne; volerne e poterne, solo in locuzioni)
- CELA (avercela, mettercela, farcela)
- CENE (volercene)
- CISI (mettercisi)
- SELA (cavarsela, ridersela)
- SENE (andarsene, fregarsene)
Coniugazione di alcuni di questi verbi:
1. smetterla:
Presente Passato prossimo
(Io) la smetto l’ho smessa
(Tu) la smetti l’hai smessa
(Lui/lei) la smette l’ha smessa
(Noi la) smettiamo l’abbiamo smessa
(Voi la) smettete l’avete smessa
(Loro la) smettono l’hanno smessa
2. andarsene
Presente Passato prossimo
me ne vado me ne sono andato/a
te ne vai te ne sei andato/a
se ne va se n’è andato/a
ce ne andiamo ce ne siamo andati/e
ve ne andate ve ne siete andati/e
se ne vanno se ne sono andati/e
3. cavarsela
Presente Passato prossimo
me la cavo me la sono cavata
te la cavi te la sei cavata
se la cava se l’è cavata
ce la caviamo ce la siamo cavata
ve la cavate ve la siete cavata
se la cavano se la sono cavata
Ecco una breve lista di verbi pronominali (esclusi i riflessivi) che hanno un significato autonomo. Il significato dei verbi di questa lista deve essere controllato o su un dizionario o con il vostro professore o la vostra professoressa. Per una lista più ricca (e con traduzione in inglese!) potete andare su
http://www.locuta.com/verbpart.html
andarsene
Il significato corrisponde a quello del verbo andare, ma è più "partecipato" da parte di chi parla: "vado" è più formale e neutro (il Presidente del Consiglio va in vacanza al mare) mentre "me ne vado" esprime una partecipazione di tipo sentimentale (io in vacanza me ne vado sempre al mare); può esprimere anche rabbia (vattene!), gioia (dove te ne vai di bello?), pigrizia (voi andate al cinema? No, io me ne vado a casa) o qualunque altra caratteristica "emotiva" di chi parla.
aspettarsela
Davanti a un fatto inaspettato posso reagire con sorpresa (questa non me l'aspettavo!) o con rassegnazione (Me l'aspettavo, forse non così presto ma sapevo che sarebbe successo!). Si può anche usare dopo aver sorpreso qualcuno per sottolineare la propria gioia di sorprendere (Sono arrivato 10 giorni prima del previsto: non te l'aspettavi, eh?) o anche con un po' di cinismo dopo una mossa che sorprende tutti (non ve l'aspettavate da me, vero?)
avercela
Ha due significati: 1. avere qualche cosa contro qualcuno, essere contro qualcuno o essere arrabbiato con qualcuno: io ce l'ho con te perché non mi hai telefonato; ce l'ho con lui perché è disonesto. Si può anche avercela con qualche cosa: ce l'abbiamo con il destino; ce l'abbiamo con il mondo intero!
2. rivolgersi a qualcuno, specialmente se questo qualcuno non sente o fa finta di non sentire: “Ehi, ce l'ho con te, sto parlando proprio con te!” “Che stai dicendo? Ce l'hai con me? In questo caso è un po' polemico e provocatorio.
battersela
Scappare, andare via davanti a una situazione che in qualche modo ci fa paura. Ha un piccolo valore ironico, quindi non si usa in situazioni realmente gravi o drammatiche, ma in circostanze più normali o quotidiane: “A quella festa erano tutti professori di italiano! Una noia! Appena ho potuto me la sono battuta!” “Appena arriveranno i genitori i bambini se la batteranno.”
Si usa molto nella costruzione battersela a gambe levate: “Quando la lezione finisce ce la battiamo a gambe levate!” (= scappiamo a tutta velocità).
Significato simile hanno i verbi darsela, filarsela e svignarsela.
bersi/bersela
Credere ingenuamente a qualcosa di falso, a volte anche di evidentemente falso: “Si beve tutto quello che gli dico!” “Gli ho raccontato che sono un agente segreto e lui
se l'è bevuta!”
cavarsela
Il significato generale è quello di riuscire a venire fuori da un problema, superare una difficoltà, anche se in modo solo accettabile: ‘Parli italiano?’ “Me la cavo!”, significa “riesco a comunicare”. “Com'è andato l'esame?” “Me la sono cavata!” cioè “l'ho superato (anche se ho avuto difficoltà”. Oppure parlando di un malato: “Come sta?” “Se la caverà”, significa che non morirà, supererà la malattia.
Se aggiungiamo a cavarsela una espressione come per un pelo, oppure per il rotto della cuffia, significa che il problema è stato superato, ma in modo appena sufficiente: “All'esame me la sono cavata per un pelo!.” (= con il minimo dei voti)
darle/darne/darsele
Significa dare schiaffi, pugni o botte, picchiare. È un gergo familiare (Quand'ero bambino mia madre me le dava; invece mio padre non me ne ha mai date).
darsela
Ha lo stesso uso di battersela (vedi sopra); sinonimo anche di filarsela e svignarsela
dirne
Dire a qualcuno qualcosa di duro, senza "peli sulla lingua"; può significare anche offendere o insultare: “Quante gliene ho dette!”; “Si è arrabbiata con me e me ne ha dette di tutti i colori!” “Voglio dirgliene quattro!”
entrarci
Molto usate sono le espressioni: che c'entra? oppure: questo non c'entra (o non centra per niente!). In generale il senso è quello di non avere relazione con quello che si sta dicendo, essere "fuori argomento". Entrarci può anche essere usato in persone differenti dalla terza: se qualcuno mi chiede se sono responsabile di una cosa io posso rispondere "No, io non c'entro", sono fuori da questa questione. È coniugato raramente nei tempi composti.
farcela
Riuscire a raggiungere un obbiettivo, un traguardo; avere il risultato che sembrava impossibile ottenere; più generalmente riuscire a fare qualcosa.
Si può usare per offrire aiuto a qualcuno: ce la fai da solo o ti serve una mano?; oppure per manifestare gioia per un risultato ottenuto (o dispiacere per qualcosa che non si è riusciti a fare): “È stato difficile ma alla fine ce l'ho fatta!” “Ho provato in tutti i modi ma non ce l'ho fatta!). Molto usata è l'espressione non ce la faccio più! che significa “basta, sono stanco, non posso continuare così”.
volerci
essere necessario; si usa soprattutto alla terza persona singolare e plurale: Da Siena a Firenze ci vuole un’ora in autobus. Oppure: Per fare il tiramisù ci vogliono sei uova.
metterci
Si usa negli stessi casi in cui si usa volerci, ma in senso personale, non generale, e quindi si può usare con tutte le persone: Da Siena a Firenze ci vuole un’ora, ma con la mia vecchia macchina ci metto un’ora e un quarto. Oppure: Oggi nel tiramisù ci mettiamo solo quattro uova perché non ne abbiamo altre.
mettercela
si usa quasi solo in combinazione con “tutta” e significa usare tutta la propria volontà, le proprie forze ed energie in un’impresa più o meno difficile: I compiti di ieri erano difficilissimi ma io ce l’ho messa tutta e sono riuscita a farli!
smetterla
smettere di avere un comportamento probabilmente sbagliato, finirla: “Bambini, smettetela di fare rumore!”